Ieri mattina abbiamo dato il via a una serie di “viaggi” legnanesi in compagnia del Gruppo Ciceroni.
Quando ho immaginato al teatro che potesse raccontare la propria città, ho immediatamente pensato di coinvolgere il Gruppo Ciceroni che ormai da molti anni si occupa di far scoprire o riscoprire ai legnanesi e non solo, luoghi della città ricchi di storia e di storie. Da questo incontro fortunato è nato il progetto “Tirem innànz”, quattro appuntamenti nell’arco della stagione per altrettanti “viaggi” da intraprendere come se una macchina del tempo ci portasse alla scoperta di luoghi che viviamo quotidianamente ma che forse non conosciamo così bene.
Il primo “viaggio” di ieri, ci ha condotto al Cimitero Monumentale, dove i Ciceroni ci hanno accompagnato in un luogo suggestivo, che ci lega indissolubilmente alla storia di chi ci ha preceduto e ha reso Legnano la città che oggi conosciamo. Come moderni “cantastorie” ci hanno narrato la vita di famiglie che più di un secolo fa, e in tempi più recenti, si sono adoperate per rendere Legnano una città fortemente legata al territorio ma in connessione con il mondo. Dai Cozzi, ai Tosi, da Musazzi a Pagani, il viaggio non è stato solo storico ma ha toccato corde di intensa ed emozionante umanità. La bravura dei Ciceroni nell’esporre storie e aneddoti , che possiamo paragonare a una forma di “teatro di narrazione”, ha coinvolto tutti i partecipanti. Altrettanto toccanti i momenti di “incontro” alla Cappella della Famiglia Tosi, dove un emozionato ex dipendente ha raccontato la storia della famiglia, e l’incontro con Michela Bonzi, mamma di Bianca Ballabio che all’ingresso della cappella di famiglia ha raccontato della figlia Bianca, scomparsa prematuramente, e della Fondazione a lei dedicata.
Il viaggio si è poi concluso in Teatro, dove i Ciceroni hanno raccontato la storia del Tirinnanzi, dalla sua contruzione nel 1929 ad oggi. In ultimo ho cercato di trasmettere a tutti i “viaggiatori” l’importanza di un luogo come un teatro per una città e per tutti i suoi abitanti. Ho voluto trasmettere che il teatro comunale è la casa di tutti i cittadini, e per questo motivo devono sentirsi accolti “amorevolmente” e con altrettanto amore pensare al loro teatro. Pensarlo e viverlo.
Il compito di un direttore artistico non è solo occuparsi della programmazione (che da quest’anno, come sappiamo, è frutto di un lavoro di squadra) ma di rendere sempre più vivo, aperto e partecipato, ogni angolo del teatro, immaginando e realizzando iniziative e attività che coinvolgano sempre più persone; e in questo, con tutto il team del Tirinnanzi, andiamo avanti…anzi…”Tirem innànz”.
Il direttore artistico
Paolo Scheriani
Ps: Vista la grande adesione alla prima iniziativa, con i Ciceroni abbiamo deciso di replicare il viaggio al Cimitero Monumentale la prossima Domenica.







