Beppe Severgnini chiude il festival “La storia tra le righe”

Beppe Severgnini chiude il festival “La storia tra le righe”

Al Teatro Tirinnanzi l’editorialista del Corriere della Sera ha presentato il libro Socrate, Agata e il futuro, tra riflessioni sul tempo che passa e spunti sull’attualità.

Si è conclusa con un ospite d’eccezione la terza edizione del festival di letteratura storica La storia tra le righe, che per quattro giorni ha animato Legnano con incontri, parole e idee. Lunedì 7 aprile, il Teatro Tirinnanzi ha accolto il celebre giornalista e editorialista del Corriere della Sera Beppe Severgnini, salito sul palco per presentare il suo nuovo libro Socrate, Agata e il futuro, in dialogo con Amanda Colombo.

Un confronto brillante e profondo, che ha ruotato attorno a un tema tanto universale quanto attuale: come indossare con eleganza la propria età. «C’è un tempo per ogni cosa, e chi viene dopo di noi ha bisogno di spazio e incoraggiamento» ha detto Severgnini, invitando a vivere il passaggio del tempo non con cinismo, ma con consapevolezza, leggerezza e generosità.

«Frequentate luoghi belli: i luoghi belli fanno venire buone idee», ha suggerito al pubblico, sottolineando il valore dell’ambiente che ci circonda, fisico e culturale, come alleato nella costruzione di una vecchiaia serena e significativa. Perché in fondo, ha ricordato, «quello che rimane sono la gentilezza e la generosità, non il ruolo che abbiamo ricoperto nella vita».

Tra filosofia e ironia – definita «l’antiruggine dell’anima» – Severgnini ha regalato al pubblico riflessioni sul presente, anche con qualche nota pungente sull’attualità internazionale: «Trump è un presidente tossico. Non solo per i dazi, ma per come invecchia. Cravatta rossa, braccia larghe, “io vi sfido”. È tossico perché incoraggia ad essere cattivi, aggressivi». E ha commentato anche le trasformazioni della società moderna: «Il crollo delle borse, dal punto di vista sociale, è colossale».

La serata si è chiusa con il consueto firmacopie, che ha visto una lunga fila di lettori attendere un saluto e una dedica. A tirare le somme del festival è stata la direttrice artistica Amanda Colombo: «Siamo molto contenti di questo festival che ha portato a Legnano autori per quattro giorni. I libri creano ponti e comunità». Un ringraziamento speciale è andato alla Fondazione Palio, al Comune di Legnano e a tutti i volontari che hanno reso possibile questa terza edizione.

Appuntamento alla prossima, perché le storie – soprattutto quelle tra le righe – non finiscono mai.