Quante cose accadono in un teatro vivo

Quante cose accadono in un teatro vivo

Sembra una frase scontata ma non lo è affatto.

Come ho  detto fin dall’inizio della stagione, io e i miei compagni di viaggio, ci saremmo impegnati perché il Teatro Tirinnanzi, non rimanesse – come spesso accade nei teatri così detti “di provincia” – un mero contenitore di spettacoli, con l’apertura limitata alle “alzate di sipario”.

Già nei primi tre mesi di gestione, abbiamo lavorato perché la nostra idea prendesse forma e i risultati si sono visti fin da subito. Le iniziative “oltre sipario” come le domeniche “Tirem innànz” e l’apertura della “Piccola Biblioteca Tirinnanzi”, hanno riscosso da subito un interesse oltre le nostre aspettative. A Gennaio poi, inaugureremo la prima mostra all’interno del teatro. Per poi proseguire con i gruppi di lettura partecipata.

Ma vorrei sottolineare anche il successo degli spettacoli in abbonamento. A ogni appuntamento il teatro si riempie, cosa che non accadeva da molti anni. Dopo il sold out di Giacomo Poretti, la scorsa settimana è stata la volta di Andrea Pennacchi, e anche Dicembre e Gennaio con Ambra Angiolini e la coppia Nuzzo/Di Biase, posso già anticiparvi che si parla di sold out. Anche gli altri spettacoli in programma intercettano l’interesse di un vasto pubblico. E non ultimo, gli eventi che nascono appositamente per il teatro, riscuotono un meritato successo, come è accaduto sabato scorso con “Candle Night”, una serata illuminata da mille candele e da grandi emozioni, grazie a un repertorio chitarra e voce, di grande raffinatezza, e di questo dobbiamo ringraziare Fabio Poretti, che come sapete, si occupa della programmazione musicale.

Infine vorrei sottolineare come, tutte le iniziative che ospitiamo ma che non sono organizzate da noi direttamente, si sposino con la nostra programmazione. Il Comune, la Famiglia Legnanese, il Rotary Club, solo per citare alcune realtà, stanno contribuendo a rendere sempre più vivo questo luogo con iniziative meritevoli e in linea con la nostra visione di teatro “Ad Alto Contenuto Umano”.

Il direttore artistico

Paolo Scheriani